* MANCANZA DI FIDUCIA NELLA RAGIONE E NELLA SCIENZA: solo l'intuizione e la pura sensibilità possono aiutarci a penetrare nei misteri profondi della vita;
* ISOLAMENTO RISPETTO ALLA SOCIETà CIRCOSTANTE: si perde la fiducia nella possibilità della letteratura di incidere nelle grandi trasformazioni sociali e politiche della nuova epoca;
* ESALTAZIONE DELLA PROPRIA INDIVIDUALITà, del proprio <
* SENSO DI CRISI, DI MORTE, DI ANGOSCIA E DI SOLITUDINE.
L'esigenza di esprimere queste nuove concezioni determina un profondo cambiamento nelle forme letterarie, specialmente in quelle della poesia.
La poesia è per i decadentisti la sola possibile intuizione della realtà e il poeta è considerato come VEGGENTE, cioè come colui che fra tutti gli uomini è in grado di cogliere il significato nascosto della realtà. Ne deriva che le PAROLE POETICHE non hanno più peso, diventano MUSICA e i VERSI, SVINCOLATI DA OGNI REGOLA METRICA, diventano RAPIDI, CARICHI DI SIGNIFICATO E DI SIMBOLOGIE.
In Italia gli autori più rappresentativi del decadentismo sono i poeti Giovanni Pascoli & Gabriele D'Annunzio. Tuttavia i temi decadenti sono riconoscibili nelle opere di due altre grandi personalità letterarie, gli scrittori Italo Svevo e Luigi Pirandello.
scusate gli errori ;) Gianmarco Di L&rnia
1 commento:
bravi ragazzi ! vi invito al blog : phebe-gamahs.blogspot.com
Lasciate un commento mi farebbe piacere .... ciao e buon lavoro !
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